Vorarlberg: in giro per il cantone austriaco
Scoperto dagli architetti 20 anni fa, il Vorarlberg ha fatto di una prestazione ambientale - dichiarata particolarismo regionale - un successo tecnico e culturale.
Foto in apertura: municipio di Zwischenwasse
Biblioteca e scuola di musica, Wolfurt
Wolfurt figura tra i comuni austriaci pionieri dell’efficienza e della protezione del clima. La sua biblioteca e scuola di musica è una struttura pubblica costruita nel 2016 per aumentare l’influenza del distretto culturale nel cuore della città, un centro urbano abitato da circa 8500 persone. L’alimentazione a biomasse, CMV a doppio flusso e il free cooling, oltre all’illuminazione a basso consumo, rivelano un progetto energetico ambizioso e un approccio esigente verso le prestazioni energetiche ed ecologiche degli edifici pubblici. L’edificio, di forma cubica, rafforza la vocazione culturale ed educativa del quartiere. La sua facciata principale si trova sulla strada che attraversa il comune, trasformata in una tranquilla zona di incontro. L’impegno del comune verso la mobilità dolce è sottolineato dalla creazione di una fermata dell’autobus integrata nell’edificio e dalla predisposizione di spazi riparati per biciclette nelle vicinanze dell’ingresso.
Municipio di Zwischenwasser
Il viaggio continua a Zwischenwasser, una cittadina di 3500 abitanti. Il municipio, risalente al 1937, è stato riqualificato nel 2015 e trasformato in edificio passivo e riabilitato con materiali ecologici. Nonostante non risultasse monumento storico, gli architetti hanno deciso di mantenere la facciata originaria. Solo l’ingresso è stato spostato per rendere possibile l’accesso dal livello della strada senza barriere architettoniche. Lo spiazzo è ora accogliente grazie a panchine, alberi e fontane, mentre le grandi vetrate creano un’atmosfera luminosa e ariosa negli uffici. L’immobile è stato dotato di isolamento termico interno in silicato di calcio con finitura ad intonaco in terra cruda. La parete rimane così aperta alla diffusione del vapore acqueo e svolge un ruolo di tampone. L’interno è arredato in legno locale, soprattutto abete bianco, semplice e funzionale.
Scuola elementare, Dornbirn
La scuola elementare di Dornbirn, ristrutturata nel 2016, garantisce materiali a base biologica e ottima qualità dell’aria. Vincitore del premio “Architettura e sviluppo sostenibile 2017” il nuovo complesso, certificato Klimaaktiv Gold e costruito quasi interamente in legno, sostituisce un edificio anni ’60. L’alimentazione energetica si basa su illuminazione naturale, teleriscaldamento alimentato da biomasse, pompa di calore, free-cooling e fotovoltaico. Il concetto pedagogico alla base della nuova scuola prevede aule organizzate in piccoli gruppi, che offrono molteplici configurazioni spaziali. Il nuovo edificio è collegato alla palestra esistente dall’anfiteatro centrale, aperto su due lati verso cortili accoglienti e illuminato da grandi vetrate.
Società Schilliger Holz AG à Küssnacht
Le origini del gruppo Schilliger risalgono al 1861, quando Blasius Schilliger acquistò una prima segheria vicino a Lucerna. Da allora, il gruppo è stato gestito dai familiari, attualmente alla quinta generazione. Producendo in due siti industriali a Küssnacht e in un sito in Alsazia, il gruppo comprende quattro società distinte: Schilliger Holz, Schilliger Holz-Industrie, Schilliger Sägewerke e la filiale francese Schilliger Bois. Il gruppo gestisce inoltre importanti linee di lavorazione secondaria del legname, come essiccazione, piallatura e sterilizzazione in autoclave oltre a produzione di giunti a pettine, legno lamellare e pannelli multistrato destinati alla costruzione. Due terzi della produzione sono destinati al mercato svizzero. Il resto viene esportato in Europa, in particolare in Italia. Nei suoi stabilimenti Schilliger lavora esclusivamente legno Svizzero. L’azienda detiene il certificato COBS (Certificato di origine legno svizzero) e rappresenta un attore importante nella catena di lavorazione dei boschi del paese. Con 200mila metri cubi di tronchi lavorati all’anno, la segheria Haltikon è al primo posto tra le segherie svizzere, mentre la segheria alsaziana di Volgelsheim è una delle più importanti aziende francesi, con una trasformazione annua di 300mila metri cubi di legno di conifera.
Il Gruppo investe continuamente nella modernizzazione dei propri strumenti di produzione. Così, dopo il gigantesco incendio del 2017 sul sito di Haltikon con conseguente distruzione degli edifici di produzione, un nuovo capannone è stato costruito e inaugurato nel 2019. L’edificio di due livelli alti 34 metri copre una superficie di 10.000 mq e corrisponde a un investimento di 40 milioni di franchi svizzeri. Ospita una linea di produzione automatizzata lunga 130 metri per la produzione di pannelli di grande formato, oltre ad un moderno magazzino a scaffalatura alta. Trentatré travi in abete alte 35 metri coprono la sala. La produzione in questo stabilimento è ora interamente automatizzata: dallo smistamento all’intestatura, assemblaggio strati di legno, incollaggio dei pannelli fino al taglio e imballo finale. Il gruppo Schilliger è anche partner di Agro Energie Rigi AG, che ha avviato la costruzione di un impianto di produzione per pellet di legno e caldaia a biomasse con rete di riscaldamento da remoto. Dalla messa in servizio nel 2019, questa unità di energia rinnovabile fornisce elettricità a 8.000 famiglie e riscaldamento ad altre 6.000, oltre ad alimentare il sito industriale di Haltikon. Il locale caldaia è rifornito al 51% da prodotti legati alla segheria e da scarti di legno e trucioli di foreste locali. Schilliger si occupa anche di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie. È partner del progetto di ricerca Timber Structures 3.0 (TS3) in cooperazione con la Haute École BFH di Berna, l’ETH di Zurigo e l’azienda Henkel &Co. La tecnologia TS3 consente un assemblaggio solido tramite incollaggio frontale di elementi in legno, creando così barre e pannelli di ogni forma e dimensione. Questa tecnologia innovativa apre nuove porte a prospettive per le costruzioni in legno finora inaudite.