Non c’è pace per chi viaggia tra Piemonte e Valle d’Aosta, verso la Francia. Un incontro chiarificatore sotto la volta del tunnel, il 4 gennaio scorso aveva portato almeno una data certa per la riapertura del Tenda: il ministro francese dei trasporti Philippe Tabarot, infatti, si era impegnato, davanti al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e al sindaco di Limone Piemonte Massimo Riberi, che il tunnel sarebbe tornato operativo entro giugno.

Stessa data prevista per l’apertura della seconda canna del Frejus, pronta da almeno un anno ma ancora chiusa. Ma intanto il tunnel del Monte Bianco ha annunciato nuovi stop, previsti nel cronoprogramma del piano di rinnovamento dell’infrastruttura destinato a durare 18 anni. Secondo il calendario dei lavori, il tunnel chiuderà sette notti a gennaio, con la prima interruzione questa notte, tra il 13 e il 14 gennaio, dalle 22 alle 6.

Il transito sarà interdetto anche a febbraio (6 notti) e dal 10 al 14 marzo. Anche se le chiusure sono intermittenti e soprattutto notturne, intervallate da un transito a senso unico alternato, il danno economico e logistico per il Piemonte è rilevante. Il Bianco, infatti, rappresenta una via strategica per oltre 3.600 automobili e 1.600 camion al giorno: ogni stop obbliga chi deve passare il confine a scegliere strade alternative come il tunnel del Frejus. Le perdite stimate per le imprese piemontesi si aggirano intorno al miliardo di euro all’anno.

Ma torniamo al Tenda, accesso atteso da chi vive in quella parte di Piemonte che confina con la Val Roja, ma anche da chi cerca una via alternativa all’autostrada per raggiungere la Liguria. Secondo il cronoprogramma scandito dal commissario straordinario per l’opera Nicola Prisco, entro fine gennaio saranno conclusi gli interventi all’interno della galleria, che si concluderanno in via definitiva entro i prossimi 20 giorni. Il ministro Tabarot ha comunicato che a marzo partiranno i collaudi per una durata massima di 75 giorni.
«Il ministro ha dimostrato consapevolezza della situazione: è stato a lungo senatore della Regione Paca, ed è di Cannes, quindi conosce bene il nostro territorio e quanto questo collegamento sia strategico», avevano dichiarato subito dopo l’incontro il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e Massimo Riberi, sindaco di Limone Piemonte e delegato dal presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo, in rappresentanza del Comitato tecnico di monitoraggio.

In quell’occasione, il nuovo ministro ha fatto il punto sulla seconda canna autostradale del Frejus annunciandone l’apertura entro il prossimo mese di giugno. «Noi continueremo a vigilare con determinazione e rigore sul rispetto dei tempi a tutela delle nostre comunità», concludono Cirio e Riberi.

C’è una data, questa volta precisa, anche per la ripresa dei collegamenti ferroviari con la Francia. I treni torneranno a transitare il 15 marzo (avrebbero dovuto ripartire nell’estate 2024), dopo la frana di 15mila metri cubi di roccia che il 27 agosto 2023 si era abbattuta sui binari e sull’autostrada tra Modane e Saint-Jean-de-Maurienne.