Si inaugura il nuovo ospedale dei Sibillini ad Amandola: un simbolo di rinascita per le aree interne e per tutto l’Appennino
Da lunedì 16 dicembre 2024 sarà operativo il nuovo ospedale di Amandola che era stato distrutto dal sisma del 2016
L’ospedale era stato distrutto dal sisma del 2016. Per la ricostruzione sono stati investiti quasi 33 milioni di euro
Sarà operativo già da lunedì 16 dicembre il nuovo ospedale dei Sibillini, ad Amandola (Fermo), oggi l’inaugurazione. Con un investimento di quasi 33 milioni di euro rappresenta la più importante opera edilizia ospedaliera delle Marche. L’edificio era stato danneggiato dal sisma del 2016.
Con 80 posti letto a disposizione, la struttura diventa presidio di primo livello, progettato per garantire servizi sanitari all’avanguardia e ridurre le disuguaglianze territoriali. Alla vigilia dell’evento, il Commissario straordinario alla ricostruzione post-sisma, Guido Castelli, ha dichiarato: «L’imminente apertura del nuovo ospedale dei Sibillini segna un passaggio epocale, un grande traguardo che mette in campo una nuova visione di sanità e conferma ulteriormente l’attenzione che il governo Meloni e la Regione Marche stanno riservando verso le aree interne colpite dal sisma».
Castelli ha evidenziato il percorso complesso che ha portato al completamento dell’opera:
«Abbiamo raggiunto un obiettivo davvero importante non solo per l’area del cratere, ma per l’intera Regione, condiviso e fortemente voluto dal presidente Francesco Acquaroli. Inizialmente finanziata con fondi sisma e fondi solidali per un totale di 5,8 milioni di euro, la struttura ha avuto un cambio di passo decisivo grazie al finanziamento di 22,4 milioni di euro dai fondi Por Fesr stanziati dalla Regione Marche. A questi si sono aggiunti ulteriori 3,2 milioni per gli incrementi dei costi e 1,4 milioni per la palazzina pre-triage, che sarà ultimata a breve».
L’inaugurazione è stata salutata con entusiasmo anche dal Presidente nazionale di Uncem, Marco Bussone, che ha ribadito come questa struttura sia un esempio tangibile della rinascita dell’Appennino: «L’ospedale di Amandola – dice – è un simbolo di rinascita e ricostruzione per le aree montane. È la dimostrazione che è possibile portare servizi sanitari avanzati in territori complessi, attuando quanto previsto dalla legge sui piccoli comuni e garantendo uguaglianza nell’accesso alle cure».
L’opera rappresenta inoltre un’importante opportunità per rafforzare il sistema sanitario dell’area, in linea con l’obiettivo di garantire un medico e un’ambulanza in ogni comune, come sottolineato da Uncem.
Da lunedì, dunque, saranno pienamente operativi la Cassa Cup, l’Anagrafe assistiti, la Diagnostica per immagini e la specialistica ambulatoriale così come gli ambulatori odontoiatrici. Sul fronte dell’Emergenza-Urgenza, si partirà, sempre lunedì, con un Punto di Primo Intervento e saranno attivate la Guardia medica e la Potes 118. Dall’inizio della prossima settimana è previsto l’ingresso, nella struttura, dei medici di medicina generale. Operativi anche il Punto prelievi, la raccolta sangue e il servizio di Riabilitazione.