Ad essere certificati sono oltre 10 mila ettari, nelle province di Lucca, Massa Carrara, Parma, Reggio Emilia.

Il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano è la prima area protetta europea a poter vantare la doppia certificazione FSC® (Forest Stewardship Council®) e PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes) per la gestione forestale sostenibile e responsabile e la verifica dei Servizi Ecosistemici biodiversità, acqua, suolo, servizi turistico-ricreazionali e carbonio forestale.

I certificati di gestione forestale secondo gli standard FSC e PEFC sono stati rilasciati dall’ente di certificazione accreditato CSI spa. Ad essere certificati sono ora oltre 10 mila ettari, nelle province di Lucca, Massa Carrara, Parma, Reggio Emilia, per scopi conservativo-naturalistici e per la vendita di lotti in piedi di soprassuoli governati a ceduo e a fustaia (di conifere e transitorie di Faggio).

Il Parco ha messo a punto un programma pluriennale di gestione delle foreste climaticamente intelligente e particolarmente attenta ai benefici a vantaggio della collettività: un vero progetto culturale che ha coinvolto una pluralità di soggetti appartenenti alle istituzioni, al mondo scientifico, alle associazioni di categoria, al mondo produttivo, imprenditoriale, della formazione e della cultura.

Il modello di governance finalizzato a garantire e valorizzare l’erogazione dei servizi ecosistemici delle foreste è stato già proposto alle proprietà forestali pubbliche e collettive presenti sull’intera area della Riserva dell’Uomo e della Biosfera dell’Appennino tosco-emiliano, di cui il Parco nazionale è il coordinatore, e a breve potrà essere esteso anche alle proprietà private. In tal modo, entro la fine del 2023 potrebbero essere oltre 40.000 gli ettari di foreste certificati FSC e PEFC.

«Molto più che alberi e legno, le foreste sono il punto di partenza per costruire un futuro resiliente, socialmente utile ed economicamente sostenibile per i nostri territori e comunità – precisa Diego Florian, Direttore FSC Italia -. Già nel 2018 l’Italia ha deciso di puntare sulla valorizzazione di servizi forestali come conservazione delle fonti idriche, della biodiversità, del suolo, delle funzioni turistico-ricreative e dello stock di carbonio grazie alla prima certificazione al mondo di questo tipo secondo gli standard FSC. Con i suoi primi 10.000 ettari, il Parco nazionale Appennino tosco-emiliano si inserisce oggi, unico nel suo genere, in questo percorso che vuole riportare al centro del dibattito pubblico la più grande infrastruttura verde del nostro Paese».

«La certificazione di corretta gestione dei boschi ottenuta dal Parco, che applica una selvicoltura climaticamente intelligente e orientata al godimento turistico ricreativo (anche grazie alla tutela della biodiversità), rappresenta per noi un fiore all’occhiello nel panorama delle certificazioni italiane. Il fatto che sia un Parco Nazionale a fare da capofila di questa iniziativa dà un ulteriore valore aggiunto, perché è il primo in Europa del genere – sottolinea Antonio Brunori, Segretario generale PEFC Italia -. La quantificazione dei Servizi Ecosistemici e la loro certificazione permette di comunicare l’impatto positivo che il settore forestale ha sulla società civile, aprendo anche alla logica del mercato dei crediti di sostenibilità per le imprese che desiderano neutralizzare il proprio impatto, incrementare la biodiversità e promuovere il turismo sostenibile».

 

A cura della redazione