Il Welfare locale nella Strategia Nazionale Aree Interne
Tesi di laurea di Floureto Arneodo, selezionata dal Bando di Uncem per le “Migliori tesi di laurea sulla montagna, in memoria di Amministratori defunti negli ultimi anni”.
Tesi di laurea di Floureto Arneodo, selezionata dal Bando di Uncem per le “Migliori tesi di laurea sulla montagna, in memoria di Amministratori defunti negli ultimi anni”.
La Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) nasce per combattere le crescenti diseguaglianze sociali e territoriali in quelle che vengono chiamate aree interne, i luoghi più lontani dalle città, attraverso il sostegno a azioni che sopperiscano alla scarsità dei servizi di cittadinanza essenziali e consentano di sperimentare modelli di offerta più adeguati a queste aree e migliorare la qualità della vita dei residenti e favorire l’insediamento di nuovi abitanti. Vive in queste aree circa un quarto della popolazione italiana, in una porzione di territorio che supera il sessanta per cento di quello totale e che è organizzata in oltre quattromila Comuni. Nascere in uno di questi paesi, in alta montagna ha permesso a Floureto Arneodo di contestualizzare l’osservazione del continuo spopolamento di queste aree.
Il Welfare italiano o sociale, si occupa di tutti gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione delle persone che possono avere bisogno, che risentono di disagio o sono soggette all’emarginazione. In Italia la sua evoluzione è stata lenta e lo sviluppo è avvenuto in parallelo con gli stati europei, dove esistono diversi welfare con modelli sociale democratico, liberale e assicurativo. Il ministero del Welfare supportato dal “Ministro per la Coesione Territoriale”, a cui l’ex Ministro Barca è stato in carica dal 2011 al 2013, promuove e monitora: piani, programmi ed interventi cofinanziati dall’Unione Europea o dal fondo nazionale, proponendo misure di coesione e di sviluppo regionale curando la comunicazione e collaborazioni tra le amministrazioni statali e regionali e l’accertamento del rispetto della tempistica e degli obiettivi dei piani.
I Comuni, nell’organizzazione nazionale del Welfare italiano, sono gli erogatori dei servizi sociali e sono lo sguardo sulla realtà oggettiva di ogni contesto territoriale personalizzato che formano l’Italia “Rugosa” del progetto Snai. (territorio e poco meno di un quarto della popolazione, assai diversificata al proprio interno, distante da grandi centri di agglomerazione e di servizio e con traiettorie di sviluppo instabili ma tuttavia dotata di risorse che mancano alle aree centrali, “rugosa”, con problemi demografici ma anche fortemente policentrica e con forte potenziale di attrazione). La “Rugosità” di un territorio è indicatore di disagio della popolazione in cui vive e, durante il negoziato con l’Unione Europea, l’Italia ha creato un “indice di rugosità” che risulta il più alto d’Europa e si basa non sulla centralizzazione dell’altimetria, i livelli di emarginazione e bisogni. Il Welfare della Snai offre servizi sociali che si rende conto delle disuguaglianze e fronteggia il servizio nazionale universalistico che è in crisi.
Analizzando il Welfare nazionale si nota che la possibilità di accreditare servizi sociali ad enti privati in supporto degli enti pubblici offre al cittadino maggior scelta e possibilità ai servizi, portando un frazionamento e complessità delle offerte, una riduzione di trasparenza con una diversificazione delle possibilità di offerta nei territori economicamente più forti a scapito di quelli deboli.
L’area interna Valle Maira e Valle Grana (Provincia di Cuneo) è stata la capofila del Piemonte, dal 2014 i vari decisori amministrativi e le analisi dei bisogni dai tavoli di lavori con diversi stalkeholder hanno avviato l’identificazione della strategia di questo territorio. Nel 2018 è stato presentato l’Accordo del Piano Quadro, votato da tutti i partecipanti, dove veniva individuato nella formazione uno dei tasselli strategici della qualità di vita nelle valli la progettazione dal basso prevedendo l’istituzione di un processo educativo-formativo che prendesse per mano il cittadino da zero anni per tutta la sua vita. (Realizzazione di micronido; potenziamento della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado; potenziamento delle opportunità per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado; potenziamento del percorso formativo “Lifelong Learning”; Aree cooworking). L’intervento prevede la sistemazione di locali posti nelle due vallate che saranno sorvegliati da personale competente dove svolgere attività di animazione ed ascolto dei frequentatori. A Cuneo si è ipotizzato l’acquisto di tessere prepagate per la fruizione dei coworking esistenti da fornire agli studenti di fermarsi durante la giornata. Lo scopo dell’intervento è quello di favorire lo sviluppo di progettualità per i giovani, mirando la riduzione del fallimento formativo precoce e miglioramento della qualità della vita.
Attività strettamente connesse alla collaborazione con Unimont, Università della montagna di Edolo, specializzato nello studio e nell’analisi del territorio montano, nato da un accordo di programma tra il Ministero dell’Istruzione, l’Università e della Ricerca (MIUR) e l’Università degli Studi di Milano che dedicano lo studio di aspetti specifici della montagna.
La partnership è finalizzata all’attivazione di percorsi formativi per adulti orientati al recupero di competenze autoctone ed all’integrazione di nuove. Il risultato atteso è l’aumento dell’occupazione dei giovani residenti nelle aree interne.