Il coworking diffuso sale in montagna
Nasce MountAIn Desk, primo progetto ideato per sostenere la rinascita dei borghi facilitando il lavoro da remoto grazie a un sistema digitale
Comunità montana digitale, coworking, biofilia, flex, Intelligenza Artificiale: sono alcune delle parole chiave di MountAIn Desk (MAID), un progetto pilota unico nel suo genere, che parte in via sperimentale in Valle d’Aosta. Finanziato nell’ambito del PNRR, tramite “NODES – Nord Ovest Digitale e Sostenibile”, MAID mette al centro la rinascita dei borghi grazie a un sistema innovativo al servizio dei cosiddetti “nomadi digitali”.
Attivare e coordinare luoghi di lavoro e di interazione economicamente, socialmente e ambientalmente sostenibili nelle comunità montane: questo è il disegno. Un’idea che nasce dall’esperienza ormai consolidata di Ultraspazio, società torinese, specializzata nella creazione e gestione di spazi di coworking, secondo una formula che sfrutta le possibilità del PropTech (dall’inglese property, proprietà con riferimento all’immobiliare, e technology, tecnologia), mettendo la tecnologia e il digitale al servizio del mercato immobiliare.
Con “MountAIn Desk” Ultraspazio porta quindi in quota il modello di successo di coworking diffuso che ha messo a punto in diverse città: intercetta gli spazi, “flexplace”, che possono essere utilizzati come ambienti di lavoro, li mette in rete e fa confluire qui chi necessita di infrastrutture fisiche e sistemi digitali per il lavoro da remoto. In montagna si tratterà per lo più di coloro che vogliono coniugare lavoro e tempo libero, turisti e proprietari di seconde case, ma saranno a disposizione anche della comunità locale.
«I “flexplace” sono spazi già esistenti, potenzialmente flessibili, all’interno di uffici, caffetterie, alberghi, palestre, biblioteche, ma possono essere anche all’aperto, nelle piazze, nei giardini e nei parchi – spiega Ezio Gaude, socio fondatore di Ultraspazio –. Opportunamente valorizzati e aggregati in rete, questi luoghi saranno fruibili attraverso un sistema digitale di prenotazione che utilizza l’Intelligenza Artificiale per il reperimento, l’elaborazione e il rilascio dei dati derivanti dal loro utilizzo».
MAID integra così l’economia delle comunità montane attraverso l’offerta di servizi innovativi per i turisti che, con un sistema di geolocalizzazione, possono accedere a spazi di coworking del territorio e prenotarli. Questo sviluppo porta con sé la creazione di un modello gestionale dei luoghi di lavoro efficiente e sostenibile, con figure professionali formate, così come porta la creazione di mountain community, ovvero comunità di lavoratori digitali proattive e inclusive. I coworking infatti, sono intesi quali luoghi di aggregazione e presidio del territorio atti a promuovere e accogliere iniziative di formazione ed eventi di networking.
Tra i punti di forza del progetto anche la costruzione di uno strumento di acquisizione, elaborazione e rilascio dati, nel rispetto delle norme sulla privacy e la sicurezza, di grande utilità per le amministrazioni pubbliche, per gli utilizzatori e i gestori delle location. «A partire dalle modalità di utilizzo delle postazioni di lavoro – aggiunge Gaude –, si intende infatti dare vita a un archivio di informazioni inerenti dati su mobilità, produzione e gestione rifiuti, ambientali ed energetici».
MAID parte in via sperimentale in Valle d’Aosta, ma ha una capacità di crescita esponenziale e l’obiettivo è di esportalo su altri territori. Ideato da Ultraspazio, il progetto è stato presentato con Synesthesia srl, società specializzata nello sviluppo di soluzioni digitali e vede anche la consulenza del Politecnico di Torino – Dipartimento Architettura Design – e di SOFTECH Total Environmental Action s.r.l.
I gestori di strutture in Valle d’Aosta interessati a partecipare al progetto possono contattare Angela Pasha, email ultraspazio@ultraspazio.com, tel. +39 011 092266
MAID è un progetto finanziato nell’ambito dei Bandi a Cascata del Programma NODES, sostenuto dal MUR sui fondi PNRR MUR – M4C2 – Investimento 1.5 Avviso “Ecosistemi dell’Innovazione”, nell’ambito del PNRR finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU (Grant agreement Cod. n.ECS00000036).
di Francesca Corsini