È online Pianificare fa bene. Con la gestione forestale sostenibile e certificata diamo un taglio al rischio di incendi boschivi, lo speciale dedicato alla prevenzione degli incendi boschivi di Comunità Montagna in cui vengono messe in evidenza le principali strategie attuate da Stato e Regioni in materia di prevenzione.

Come emerge dal report pubblicato il 3 ottobre da Regione Toscana, si è registrato un calo significativo dei fenomeni rispetto agli ultimi dieci anni. Tutto merito della strategia forestale messa in atto in un’ottica di prevenzione e gestione del territorio. Il dato, riportato da regione Toscana, è decisamente confortante: gli incendi boschivi registrati da inizio anno sono il 44 per cento in meno rispetto alla media degli ultimi dieci anni. “Il dato sugli incendi boschivi, in diminuzione, è un risultato che ci conforta, frutto di un lavoro di squadra di tutto il sistema” – ha commentato il direttore di Confagricoltura Toscana Gianluca Cavicchioli. Si legge nel rapporto “nei primi 9 mesi dell’anno sono stati 210, meno del 2023 (quando se ne registrarono 242), del 2022 (571) e del 2021 (405)”. Questo vuol dire che fare prevenzione serve, che gestire il territorio forestale è la strada da percorrere e che anche i privati possono fare la loro parte. “Tutto questo deve servire da ulteriore sprone per sensibilizzare chi frequenta le campagne e i boschi, per ben monitorare ogni metro di terreno affinché si intervenga sempre con tempestività” spiega Cavicchioli, che aggiunge: “gli agricoltori sono i primi attori in questa difesa e conservazione, sentinelle privilegiate di un territorio dagli equilibri sempre più delicati e oggetto di moltissime attenzioni. Un ringraziamento e un riconoscimento va anche a tutti i volontari che dedicano del prezioso tempo nella salvaguardia dei boschi”.

Nel nuovo numero di Comunità Montagna, Pianificare fa bene. Con la gestione forestale sostenibile e certificata diamo un taglio al rischio di incendi boschivi, le nostre firme hanno raccontato della salvaguardia del bosco, di come vada curato e non trascurato, delle strategie di gestione del territorio agricolo e suburbano e di quale ruolo giocano i pascoli e i territori marginali. La differenza, come scrive Marco Bussone nel suo editoriale, la fa, sulla lunga distanza, un’attenta attività di pianificazione e, anche, di certificazione. “I danni provocati dagli incendi diminuiscono del 50 per cento nelle aree forestali pianificate e gestite. Secondo un’analisi del PEFC, i boschi certificati per la gestione forestale sostenibile hanno una probabilità di essere interessati da incendi in misura fino a 9 volte inferiore rispetto a quelli non certificati”. Non solo gestione, ma anche certificazione per rispondere in modo efficace al New Deal europeo: “Risulta urgente l’adozione di un sistema di governance che riconosca il ruolo chiave della gestione del territorio per garantire la protezione civile e la conservazione degli ecosistemi in presenza di cambiamenti climatici e di uso del suolo. L’aumento delle aree gestite attivamente e la certificazione della corretta gestione delle foreste risulta essere la migliore delle strategie per la mitigazione degli incendi boschivi e la tutela dei paesaggi a rischio.”

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