Il Dipartimento per gli Affari regionali e le autonomie (DARA) ha promosso e cofinanziato nell’ambito del Programma Operativo “Governance e Capacità Istituzionale” il progetto Italiae, che si propone di affrontare il tema della frammentazione amministrativa, favorendo processi di ottimizzazione del governo locale. 

L’Italia è un territorio caratterizzato da frammentazione amministrativa e territoriale che si concreta in alcune difficoltà di gestione associata di tutte le funzioni di governance. Il progetto Italiae, attraverso un disegno di azioni tra loro coordinate, è stato strutturato su alcune direttrici di intervento: aggregazione, intercomunalità, associazionismo, e gestione associata delle funzioni. Tre i pilastri su cui si basa: la modernizzazione del sistema amministrativo territoriale, il miglioramento delle prestazioni delle amministrazioni pubbliche e il potenziamento delle capacità di governance degli enti attraverso la sperimentazione e la diffusione di pratiche innovative. Tutte le attività progettate prevedono il coinvolgimento attivo di Regioni, Comuni, Unioni di Comuni e Comunità montane. Il progetto, cui sono stati assegnati 13.085.265,98 euro dall’Unione Europea, sarebbe dovuto terminare il 31dicembre 2023. “Con un decreto di agosto di quest’anno, il progetto che, aveva avuto un forte rallentamento nei mesi del covid, perdendo quasi più di un anno di lavoro, è stato messo in salvaguardia perché c’erano ancora molte risorse economiche da utilizzare – spiega Giovanni Vetritto. Probabilmente, con le risorse stanziate, si riuscirà a mantenere in vita il progetto ancora per tutto il 2024 e il 2025” –.

Quattro linee di intervento

Il progetto è articolato su quattro linee di intervento, pensate e strutturate per affiancare gli enti pubblici locali attraverso piani e azioni di accompagnamento differenziati, sviluppati secondo le specifiche esigenze espresse dai territori. Per favorire l’associazionismo intercomunale è stato previsto un laboratorio permanente. “Il laboratorio è il cuore del progetto, l’attività centrale; è una squadra di analisti e operativi di tutte le discipline che vanno materialmente nei singoli comuni e aree montane a spiegare ai sindaci come mettere insieme i servizi – spiega Vetritto. Per esempio vengono aiutati a scrivere lo statuto e l’atto costitutivo, a impostare il bilancio di secondo livello oppure a sviluppare un programma di gestione, se l’Unione è sufficientemente grande”. Il laboratorio permanente, quindi, garantisce l’accompagnamento relativo ai percorsi finalizzati a sviluppare e consolidare le diverse forme di associazionismo intercomunale. Opera in una prospettiva di rafforzamento amministrativo per favorire la nascita e la costituzione di sistemi intercomunali; lo sviluppo e la strutturazione di modelli di gestione associata di servizi e funzioni; il consolidamento di forme di cooperazione territoriali esistenti; l’aggregazione amministrativa a seguito di processi di fusione tra comuni. L’obiettivo è quello di formare le capacità istituzionali necessarie all’Institution Building delle diverse categorie di enti locali in grado di favorire una cooperazione operativa tra i diversi destinatari, supportare le amministrazioni nei processi di sviluppo dei loro disegni istituzionali, amministrativi e organizzativi.

Tre atelier di sperimentazione

A esso sono affiancati tre atelier di sperimentazione che rappresentano lo spazio dedicato ai temi che necessitano ricerca, concettualizzazione e ottimizzazione con l’obiettivo di definire modelli innovativi ed efficienti di gestione dei servizi – qui si inserisce, per esempio, la Strategia delle Green Communities con un accordo firmato con Uncem il 3 agosto 2022. Sono, inoltre, state attuate filiere di diffusione per la digitalizzazione dei servizi, promossa attraverso il riuso di soluzioni software. Diverse sono state le strategie adottate e molte sono state le iniziative di successo che hanno permesso la costituzione di diverse community contribuendo alla costruzione di sistemi di rete e sviluppo di software a carattere open source estendibili a diversi territori e non ancorati strettamente a un singolo sito. Inoltre, nell’ottica della Filiera, le amministrazioni in possesso di soluzioni di successo sono invitate a estendere, attraverso la pratica del riuso, le loro realizzazioni ad altre amministrazioni interessate, coinvolgendole nelle community esistenti o creandone di nuove. “Il catalogo Ocpac deriva da una mia attività del passato: i risparmi di spesa erano stati usati per allargare il numero degli enti che avevano beneficiato di questi software.” – racconta Vetritto. “Una volta prodotti erano open source. Pensavo di poter spingere ancora questa attività per diffondere maggiormente questi programmi. In realtà questa attività è stata meno semplice del previsto. Alcuni software sono invecchiati e il ritardo con cui è partito Italiae non ha agevolato questa parte del progetto. Ma ci stiamo ancora lavorando e continueremo ad andare avanti anche su questo” – spiega –.

Un osservatorio permanente

L’ultima linea di intervento di Italiae è l’osservatorio, un’attività che è senza precedenti. “Abbiamo per la prima volta costruito un sistema di open data completo che comprende tutte le Unioni dei comuni italiani. Attenzione, non una semplice anagrafica, ma c’è una definizione più profonda di cosa fa e come si muove ogni singola unione o aggregazione o aree interna” precisa Vetritto. “Questo sistema di open data ci ha dato particolare soddisfazione, perché quest’anno, per la prima volta, il rapporto annuale della corte dei conti sulla finanza degli enti locali conteneva un capitolo sulle unioni e i comuni e riportava solo dati del nostro sistema OpenItaliae. La costruzione di questa piattaforma ha comportato tantissimo lavoro e moltissime telefonate in tutta Italia per raccogliere informazioni che non erano ancora digitalizzate e presenti su internet. E ne siamo molto orgogliosi” – conclude.

Il progetto OpenItaliae

Nell’ambito del progetto Italiae è stata creata la piattaforma OpenItaliae con l’obiettivo di fare il punto delle forme associative e sulle Unioni dei Comuni presenti sul territorio nazionale. È un unico portale in cui sono stati messi insieme dati, norme, strumenti e progetti in corso. La piattaforma, infatti, è strutturata in tre sezioni. La sezione Dataset delle forme associative presenta la banca dati delle Unioni di Comuni, delle Comunità Montane e delle altre unioni intercomunali previste dalle province autonome e che risultano ad oggi attive. Cantieri di Progetto è dedicata alle aggregazioni di comuni che hanno aderito al progetto Italiae. Alla sezione Regole e strumenti è, invece, possibile approfondire la normativa nazionale e regionale sul tema delle forme associative, esplorare la sitografia di riferimento e accadere ai dati disponibili. La piattaforma OpenItaliae è un’iniziativa basata sulla partecipazione attraverso un arricchimento continuo di dati e informazioni rilevanti che sono integrate e aggiornate dalle regioni e dai singoli territori.

Per maggiori informazioni, consultare il sito www.openitaliae.it