Le politiche sociali e ambientali
Tesi di laurea di Andrea Togni, selezionata dal Bando di Uncem per le “Migliori tesi di laurea sulla montagna, in memoria di Amministratori defunti negli ultimi anni”.
Tesi di laurea di Andrea Togni, selezionata dal Bando di Uncem per le “Migliori tesi di laurea sulla montagna, in memoria di Amministratori defunti negli ultimi anni”.
«Dobbiamo ridisegnare l’economia in modo da offrire a tutte le persone una vita dignitosa e al tempo stesso proteggere e rigenerare la natura». Così il Pontefice ricorda al mondo l’importanza dell’ambiente e del futuro delle persone durante una delle sue riflessioni.
Nel corso degli ultimi decenni la nostra società e le aziende si sono trovate a fronteggiare diversi cambiamenti nel modo di pensare e di agire per fare fronte alle nuove necessità delle persone e dell’ambiente. I recenti avvenimenti come le catastrofi climatiche, la Pandemia di Coronavirus, il conflitto che non interessa soltanto l’Ucraina e la Russia, ma anche gli interi mercati globali hanno suscitato una forte presa di coscienza da parte della società e hanno portato a galla tantissimi aspetti di fragilità del nostro sistema moderno.
Cosa ha portato alla nascita delle politiche sociali ed ambientali e delle loro applicazioni?
A seguito della recente sensibilizzazione sono state introdotte alcune regole comuni: le Global Legal Standards. Le questioni richiamate in tema di Global Legal Standards sono basate sulla correttezza, integrità e trasparenza da proiettare sulle legislazioni nazionali e volte a diminuire i divari tra le leggi nazionali e il mercato globale. Le performance ESG (enviromental social and governance), invece, sono performance non finanziarie focalizzate sull’ambiente, sul sociale e sulle scelte di governance. La sensibilizzazione si è semplicemente limitata ad una discussione a riguardo delle problematiche piuttosto che a delle attese azioni sul merito. Affinché si possa parlare di aziende orientate correttamente verso un modello etico, risulta necessario il soddisfacimento congiunto della responsabilità sociale dell’azienda e della sua durabilità. Essendo l’azienda un soggetto che agisce in qualità di parte attiva della società, si può quindi affermare che essendo un sistema operante in un più ampio contesto di natura collettiva, abbia degli obblighi nei confronti degli altri soggetti che operino in esso. Proprio per questo motivo si attribuisce ad essa una responsabilità sociale sia nei confronti di coloro che ne rendono possibile il funzionamento sia verso tutti gli altri soggetti del tessuto sociale di riferimento.
Il bilancio sociale, invece, è uno strumento ormai fondamentale che permette di superare i limiti di quella che è la rappresentazione numerica del bilancio aziendale classico, valutando le esternalità positive e negative di una determinata impresa; valutando semplicemente il bilancio aziendale non ci possiamo rendere conto di quanto quella singola azienda influisca e impatti sull’ambiente e sulla società.
L’idea di globalizzazione, si presentava molto affascinante: un mercato unico che avrebbe favorito lo scambio tra le nazioni, sviluppo di nuove tecnologie, apertura delle frontiere, circolazione di idee, di persone e molto altro. Il risultato però è stato tutt’altro che floreo. La globalizzazione non ha fatto altro che aumentare le differenze sociali, economiche e le diseguaglianze sanitarie aumentando le differenze tra persone/paesi ricchi e quelli poveri.
L’abbinamento tra la pandemia e il cambiamento climatico hanno rafforzato le fragilità del nostro sistema, generando enormi ricadute dal punto di vista sanitario, sociale ed economico. Questi fenomeni vanno ad aggiungersi alle variabili criticità già esistenti. Le amministrazioni locali dovranno partecipare in qualità di destinatari finali alla realizzazione del PNRR operando in sinergia con le amministrazioni centrali.
Per un’azienda è estremamente importante il suo posizionamento rispetto ai valori della società. L’importanza del Brand non riguarda soltanto le imprese private ma anche il settore pubblico. Proprio questo è un aspetto ricorrente del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Come si può notare dal documento, la componente n°3 della prima missione ha come obiettivo quello di rilanciare i settori economici della cultura e del turismo, che all’interno del sistema produttivo giocano un ruolo fondamentale, sia in quanto espressione dell’immagine italiana, sia per il peso che hanno nell’economia nazionale.
Il piano prevede interventi volti a valorizzare siti storici e culturali, a migliorare la sicurezza e l’accessibilità dei luoghi. Questi interventi di riqualificazione/rinnovamento dell’offerta sono improntati a una filosofia di sostenibilità ambientale e di pieno sfruttamento delle potenzialità del digitale, facendo leva sulle nuove tecnologie per offrire nuovi servizi e migliorare l’accesso alle risorse turistiche/culturali.
La recente implementazione dei processi di e-government è considerata una valida premessa all’evoluzione dei processi di e-governance i quali sono orientati verso modelli di partecipazione diretta dei soggetti della comunità piuttosto che alla misurazione dell’efficienza e dell’efficacia.
L’importante cambiamento della società ha portato alla nascita e all’esigenza di una pubblica amministrazione aperta: l’open-government.
Le caratteristiche di un governo aperto sono:
- la trasparenza e la qualità dell’informazione
- sostenere la partecipazione civica
- promuovere l’innovazione digitale inclusiva.
L’open-government vuole quindi rappresentare il sistema pubblico come un insieme di soggetti orientati all’etica aziendale e all’etica economica la cui risultanza e l’etica sociale.
La prima missione del PNRR approvato dal Governo Draghi è la “Digitalizzazione, Innovazione e Sicurezza nelle Pubbliche Amministrazioni (PA)”.
La sfida intende concentrarsi su alcuni dei più importanti elementi chiave del nostro sistema economico: la connettività per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni, una pubblica amministrazione moderna e alleata dei cittadini e del sistema produttivo e la valorizzazione del patrimonio culturale e turistico, anche in funzione di promozione dell’immagine e del brand del Paese.
Ridurre il divario digitale è diventata una priorità del paese, specialmente a seguito della pandemia.
Nel nostro Paese il fenomeno del divario digitale ha avuto gravi ripercussioni specialmente a seguito della Pandemia, da cui è emersa la difficoltà di molti utenti (soprattutto appartenenti al sistema scolastico) a svolgere le proprie attività online come la didattica a distanza.
L’obiettivo del PNRR è volto a rendere la Pubblica Amministrazione più immediata e accessibile, con un miglioramento dei servizi rendendoli più accessibili ed immediati.
La mancata digitalizzazione della PA italiana si traduce in ridotta produttività e in un peso non più sopportabile dai cittadini e dalle imprese, che si trovano a dover accedere alle singole amministrazioni come se fossero estranee tra loro.
La trasformazione digitale della PA contiene importanti misure di rafforzamento a partire dalla piena attuazione della disciplina in materia di “Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica”.
La seconda missione, intitolata “Rivoluzione Verde e Transizione ecologica”, si concentrerà su quattro aree:
- Agricoltura sostenibile ed Economia circolare
- Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile
- Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici
- Tutela del territorio e della risorsa idrica
Tuttavia, la transizione sta avvenendo troppo lentamente a causa delle enormi difficoltà burocratiche ed autorizzative che riguardano le infrastrutture italiane.
Il comune di Bibiana, impegnandosi per lo sviluppo sociale ha aderito a partecipare volontariamente a questo consorzio intercomunale, impegnandosi a versare una quota per ogni residente.
Tra i vari progetti per lo sviluppo delle persone messo in atto dall’amministrazione comunale ve ne è uno dedicato ai giovani.
Successivamente al compimento dei 18 anni, i ragazzi potranno partecipare al progetto “treno della memoria” pagando soltanto più una cifra irrisoria poiché’ il resto del viaggio viene finanziato dal comune.
L’esperienza prevede alcune ore di formazione obbligatoria e di approfondimenti sull’attualità e sulla storia della prima metà del Novecento, ed in particolare sullo sterminio degli ebrei e sui campi di concentramento; successivamente i ragazzi potranno partecipare al viaggio vero e proprio, dove visiteranno quartieri ebrei, campi di concentramento, musei e alcune tra le più importanti città europee.
Quest’esperienza permette un approccio totalmente differente da quello fornito dalla classica istruzione, infatti, vedere in prima persone quello che rimane dei campi di concentramento e sterminio ha un impatto totalmente differente; tutto quello che i ragazzi oggi sono abituati a vedere da foto sui libri di scuola, lì diventa reale.
Per i più giovani invece, la biblioteca organizza, nel parco del palazzo comunale, letture nel parco, adattando le giornate per fasce d’età e proponendo piccoli laboratori.
In conclusione, è necessario aumentare la sensibilizzazione poiché le politiche sociali ed ambientali, ad oggi non sono sufficienti e necessitano di una forte spinta anche da parte delle singole persone che dovranno assumersi la responsabilità del loro futuro.