Grandi eventi sportivi e la nuova montagna
I temi di "Welcome to Cortina”, appuntamento focalizzato su scenari e problematiche dell’accoglienza in vista dei prossimi Giochi invernali
Da una parte i grandi eventi sportivi in arrivo nel prossimo triennio: Genova, Capitale europea dello sport 2024; Roma, Europei di Atletica 2024; Torino, ATP Finals di tennis; Taranto, Giochi del Mediterraneo 2026; fino alle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali del 2026. Con milioni di turisti in arrivo dal mondo.
Dall’altra una nuova montagna e una nuova accoglienza che stanno nascendo, con i territori che vanno supportati per destagionalizzare l’offerta, da arricchire con la storia, lo sport, la cultura, l’arte e l’enogastronomia.
Sono alcuni dei temi emersi nei giorni scorsi a Cortina durante il “Welcome to Cortina”, appuntamento focalizzato sugli scenari e le problematiche dell’accoglienza in vista dell’appuntamento del 2026, che vedrà Cortina e il Veneto ospitare, con Milano e altre regioni del nord Italia, i prossimi Giochi.
Il dibattito della due giorni ha cercato di rispondere a domande fondamentali, offrendo idee progettuali, scenari, dati, investimenti e strumenti di marketing innovativi: Quali sono i nuovi modi di progettare e pensare gli spazi dell’accoglienza? Quali investimenti le Olimpiadi e le altre manifestazioni sportive attiveranno nei prossimi anni? Come offrire esperienze realmente inclusive e un design for all? Come raccontare la “nuova montagna”?
L’evento, che fa parte di WG – Welcoming Gate projects & development, la piattaforma di networking e confronto nel settore turismo e hospitality creata da MC International, è partito da una premessa: il mondo del turismo sta cambiando rapidamente e l’Italia è chiamata a dimostrare che è sempre il Paese “più bello del mondo”. Ma per esserlo non bastano più gli scenari mozzafiato delle Dolomiti Patrimonio UNESCO, occorre stare al passo coi tempi e dimostrare di saper offrire un’ospitalità impeccabile sotto ogni aspetto.
E come sarà la montagna del futuro? «Si va oltre le fruizioni stagionali, oltre la neve: c’è una nuova montagna che va ridefinita alla luce di un turismo che è profondamente trasformato dalle logiche globali, con generazioni e target molto diversi dal passato. Emerge forte il tema di una nuova ricettività e del design for all, legato a Paralimpiadi e inclusività» ha dichiarato Francesco Scullica, Professore Ordinario del Dipartimento Design Politecnico di Milano e Coordinatore Comitato Tecnico-scientifico WG.
Gli ha fatto eco Andrea Ferrazzi, Direttore Confindustria Belluno Dolomiti, che ha detto: «il turismo non può più viversi come un comparto a sé stante, è relazionato a con il territorio, e la montagna vive il dramma dello spopolamento (si perdono circa mille abitanti all’anno), che affligge sanità, cultura, formazione e trasporti. Bisogna attrarre persone e talenti, e anche investimenti, e non c’è solo la ricettività, il turismo vive grazie alla manifattura: occorre creare condizioni favorevoli per avere un territorio vivo e abitato tutto l’anno per portare la montagna fuori dagli stereotipi».
di Francesca Corsini