Capanna Carrel, il rinnovamento del bivacco sul Cervino
I lavori per la costruzione del nuovo edificio che sostituirà il vecchio riprenderanno tra maggio e giugno

La Capanna Carrel, situata a 3.830 metri sulla cresta sud-ovest del Cervino, è una meta ambita dagli alpinisti esperti. Nel 2023, la Regione Valle d’Aosta ha avviato un progetto per rinnovarla e spostarla di 50 metri a causa dell’instabilità della roccia e del rischio di distacchi di pietre, aggravato dal cambiamento climatico. La decisione è stata presa sulla base di studi geologici, tra cui una simulazione dell’Università di Vienna.
I lavori sono iniziati nell’estate del 2023, ma si sono interrotti in ottobre con l’arrivo della neve. Riprenderanno tra maggio e giugno per completare il nuovo rifugio entro il 2025, con la gestione affidata alla Società delle Guide del Cervino. La vecchia struttura sarà smantellata e portata a valle. Il progetto è finanziato dal Fondo Montagna, dal Comune di Valtournenche e dalla Regione per un totale di oltre 3,6 milioni di euro.
Realizzare il nuovo bivacco è un’operazione complessa, data la pendenza del 45% della parete su cui verrà ancorato. Tuttavia, questa scelta riduce del 50% il rischio di caduta massi. Le squadre di operai specializzati lavorano in condizioni estreme, fissando i prefabbricati trasportati in quota con l’elicottero, che solleva carichi di 500 chili alla volta. Le raffiche di vento possono raggiungere i 200 km/h, rendendo il lavoro ancora più difficile.
La nuova capanna, progettata dagli architetti Benedetto Amodei e Cecilia Di Marco, sarà costruita con metallo, roccia, vetro e legno. Avrà tre livelli: il primo ospiterà locali tecnici e bagni, con un sistema per la raccolta e il trasporto dei liquami tramite elicottero; sopra di esso sorgerà la zona soggiorno e le camerate, con una sezione riservata alle guide. Una grande vetrata offrirà una vista panoramica.
Il rifugio manterrà la sua funzione esclusivamente alpinistica, con 25 posti riservati a chi è in grado di affrontare la salita al Cervino. Per garantire la sicurezza, è in fase di studio un sistema di prenotazione e un meccanismo per vietare l’accesso in caso di condizioni climatiche pericolose. La vicina stazione meteo dell’Arpa Valle d’Aosta sarà potenziata con un sistema di monitoraggio in grado di segnalare eventuali rischi.