È la prima volta che i giochi mondiali invernali special Olympics si disputano in Italia. Dall’8 al 15 marzo 2025 Bardonecchia, Sestriere, Pragelato e Torino ospiteranno otto discipline.

C’è un legame forte tra Alpi e attività olimpiche, in particolare in Piemonte. L’etichetta di “valli olimpiche” è rimasta appiccicata ai comuni dell’alta valle di Susa dal 2006 quando i Giochi olimpici invernali cambiarono la narrazione di un’intera città, Torino, che, per la prima volta, dimostrava di poter mutare la sua anima industriale con una nuova veste e vocazione: il turismo. Dall’8 al 15 marzo, su quelle stesse montagne, si disputeranno gli Special Olympics World Winter Games. 

Special Olympics ovunque nel mondo e ad ogni livello è un programma educativo, che propone ed organizza allenamenti ed eventi dedicati solo alle persone con disabilità intellettive e per ogni livello di abilità.

I giochi coinvolgeranno 1500 atleti provenienti da 102 paesi, 621 coach, 3.000 volontari, migliaia di persone tra staff, personale medico, familiari, media, ospiti, delegati ed oltre 300.000 spettatori. È la prima volta che questa manifestazione viene organizzata in Italia.

«I giochi di Torino 2025 sono il punto di partenza del ciclo olimpico sul territorio italiano che proseguirà con le olimpiadi di Milano Cortina  commenta  Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente comitato organizzatore locale Torino 2025 . È una meravigliosa occasione per il nostro territorio ospitare un evento che abbatte le barriere, perché lo sport come l’arte, di cui mi occupo da decenni, parlano un linguaggio universale.   È un’emozione ascoltare dalle voci di questi atleti l’entusiasmo che si respira, siamo pronti a raccogliere questa energia. Vogliamo rinnovare il senso di ospitalità che Torino ha saputo esprimere nel 2006»

Sestriere ospiterà lo sci alpino e la corsa con le racchette da neve, a Bardonecchia si disputeranno le gare di snowboard e danza sportiva, a Pragelato lo sci nordico e a Torino il Floorball, il pattinaggio artistico su ghiaccio e il pattinaggio di velocità.

«Il contributo che possiamo dare a questa iniziativa è unico. Torino ha iniziato da tempo a ragionare  su come lo sport sia un veicolo di inclusione. Attraverso iniziative e grandi eventi sportivi cerchiamo di trasmettere dei messaggi, lo faremo soprattutto per tutti i ragazzi e le ragazze che parteciperanno a questi straordinari giochi», ha spiegato il sindaco di Torino Stefano Lorusso alla presentazione dell’evento sportivo alla presenza dei ministri dello Sport, del Turismo e per la Disabilità, oltre ai vertici di Special Olympics.

«Sono emozionata perchè so che questo evento ispirerà e avrà un grande impatto con un messaggio di dignità, unione, coraggio, determinazione che sarà trasmesso da tutti i nostri atleti è il saluto di Mary Davis, Chief executive officer of Special Olympics . Questa regione, il Piemonte, è spettacolare», ha concluso ringraziando i ministri e i sindaci dei comuni che ospiteranno le gare. Anche alcuni atleti hanno preso la parola durante la cerimonia.  «I Giochi Mondiali faranno comprendere ad un pubblico planetario come la partecipazione leale ad un evento sportivo possa rappresentare la metafora della vita. Partecipare, tentando con tutte le proprie forze, dando il meglio di sé, sempre. Una modalità per cancellare ogni tipo di discriminazione e per accedere a quell’autodeterminazione che è alla base di ogni percorso degli Atleti Special Olympics. Questa eredità sarà tramandata non solo attraverso le esperienze degli Atleti, ma anche attraverso le comunità coinvolte e il cambiamento culturale che i Giochi promuovono», ha spiegato Andrea Tomasoni, Atleta Special Olympics.

Alla cerimonia di presentazione nel salone delle Guardie Svizzere di Palazzo Reale ha fatto la sua comparsa anche Moly, la mascotte dei giochi che sfoggia la sua torinesità con un cappellino che ricorda la Mole Antonelliana, nata dalla creatività di oltre un migliaio di studenti italiani.

«La grandezza di questo evento  sono gli atleti, con loro ho capito che i supereroi esistono. I giochi con 300 mila spettatori avranno una ricaduta importante anche sul turismo, perché  nella nostra nazione il connubio tra turismo e sport è molto forte», ha spiegato il ministro del Turismo Daniela Santanchè. «Questi giochi per noi sono l’occasione di imparare e rinnovare il nostro impegno legato al senso del rispetto, imparare a rendere indifferenti le differenze anche se non è del tutto vero perché noi le differenze vogliamo valorizzarle e dal 16 marzo in poi dovremo dimostrare che quello che questi ragazzi ci insegnano, noi riusciremo a metterlo in pratica nel nostro agire quotidiano», ha aggiunto il ministro dello Sport Andrea Abodi. «I giochi non sono solo un momento di divertimento e attività ma fare sport è soprattutto relazione e inclusione. Questi ragazzi sono la dimostrazione che quando viene data l’occasione, le persone ci dimostrano che si può fare, che talenti e competenze sono parte della vita di ognuno di noi e che cresciamo insieme se nessuno viene lasciato indietro», ha concluso Alessandra Locatelli, ministro per le disabilità.

La fiaccola olimpica inizierà il suo viaggio in Piemonte il 1 marzo per arrivare l’8 all’Inalpi Arena per la cerimonia di apertura dei giochi con 90 runner che saranno coinvolti in questa maratona che darà il via alle competizioni.