La montagna in guerra e dopo la guerra
di Meuccio Ruini
Riedizione a cura dell’Archivio Osvaldo Piacentini del volume edito nel 1919, con aggiunta di prefazione di Marco Bussone e di postfazione di Giampiero Lupatelli. L’opera accoglie gli scritti di Meuccio Ruini nelle fasi di approvazione della nuova legge sul riordino della montagna e delle foreste italiane all’indomani della prima guerra mondiale.
Sotto gli auspici della Federazione “Pro montibus” il libro stampato nel 1918 porta stampata in copertina la data del 1919 e dall’Autore è dedicato al suo Presidente Miliani Giambattista, ministro dell’agricoltura in carica.
Meuccio Ruini
Statista reggiano di cui la Biblioteca Panizzi custodisce l’archivio, Ruini è stato una delle principali personalità che all’inizio del Novecento, nelle vesti di deputato del collegio di Castelnovo né Monti, sollevò a livello nazionale la questione della modernizzazione dei territori montani. In particolare, in questo volume affronta il tema dello sviluppo montano non solo attraverso un ritratto delle caratteristiche dei territori montani, ma ponendosi diverse domande sul senso di alcuni processi che stavano interessando all’epoca quel territorio: la relazione dei montanari con la montagna, ma anche la necessità di allacciare legami con le città, con i centri del potere, nonché l’organizzazione delle terre coltivate e delle foreste.