Rilancio e Sviluppo: 23,5 milioni di euro per il sostegno alle imprese del Piemonte
Un prestito obbligazionario con un importo finanziabile che va dai 2 ai 10 milioni di euro
Un fondo per rilanciare le imprese piemontesi in crisi: “Rilancio e Sviluppo” è la misura voluta per supportare imprese e posti di lavoro di aziende in difficoltà, ma con business plan sostenibili.
L’investimento complessivo è di 23,5 milioni di euro e vede in raccordo Regione, Finpiemonte e Finint Investments, oltre agli istituti di credito piemontesi Banca d’Alba, Banca Alpi Marittime e Generalfinance ed è rivolto alle PMI e imprese di media capitalizzazione attive nei settori dell’industria e dei servizi del Piemonte che si trovano in una temporanea crisi finanziaria, purché solide sul mercato, che abbiano intrapreso o già concluso il processo di ristrutturazione del proprio indebitamento finanziario e presentino concrete possibilità di rilancio.
Il Fondo, che si avvale di una dotazione complessiva di 30 milioni di euro, opera a livello nazionale con una focalizzazione territoriale sulle regioni del Nord, in particolare Piemonte, Veneto e Lombardia.
Per il Piemonte – regione capofila – sono disponibili 15,5 milioni di euro, di cui 11 milioni sono stanziati da Finpiemonte, mentre nella restante parte intervengono Finint Investments e gli istituti di credito. L’obiettivo è di rendere disponibile un portafoglio di strumenti di sostegno, intervenendo anche in un’ottica di prevenzione e diagnosi precoce delle condizioni di crisi (con una logica sinergica rispetto agli strumenti di mercato).
A integrazione, è in via di approvazione da parte della Regione Piemonte una misura del valore di 8 milioni di euro destinati ad abbattere i costi accessori, la due diligence e oneri finanziari vari per le imprese piemontesi che accederanno al Fondo. Il contributo potrà essere incrementato in caso di impegno da parte dei beneficiari ad aumentare la presenza occupazionale sul territorio.
Il Fondo “Rilancio e Sviluppo” si configura come un prestito obbligazionario con un importo finanziabile che va dai 2 ai 10 milioni di euro.
di Francesca Corsini