Torino 2025 Fisu World University Games: il Piemonte protagonista degli sport invernali
Da lunedì 13 a mercoledì 23 gennaio, le Universiadi invernali ospiteranno universitari da tutto il mondo. Un appuntamento che promette di far rivivere le stesse emozioni di Torino 2006
10 giorni di gare, 13 discipline di confronto, tra cui per la prima volta anche discipline paralimpiche nel
segno dell’inclusione, 6 città coinvolte, 55 paesi ospiti per un totale di oltre 2.500 atlete e atleti universitari. 90 saranno i titoli in palio per un totale complessivo di 500 medaglie, che saranno consegnate durante le cerimonie di premiazione.
Sono questi i numeri dell’ormai imminente Torino 2025 Fisu World University Games, in programma dal 13 al 23 gennaio a Torino e nelle sue splendide vallate alpine.
Le cosiddette “Universiadi”, giunte alla 32 edizione, ritornano quindi nella loro casa d’origine: proprio a Torino, infatti, sono state ideate nel 1959 dall’atleta e successivamente dirigente sportivo Primo Nebiolo, che organizzò la prima storica edizione estiva.
Se il capoluogo piemontese sarà in un certo senso il “campo base” della manifestazione, anche i comuni di Pinerolo, Torre Pellice, Bardonecchia, Pragelato e Sestriere parteciperanno alla festa, ospitando le
numerose discipline in programma: da quelle indoor come il curling, il figure skating, lo short track e
l’Hockey su ghiaccio, a quelle outdoor come lo sci alpino, il freestyle, il biathlon, lo snowboard, lo sci di
fondo e lo sci alpinismo.
Dieci giorni di passione sportiva e divertimento per gli universitari di tutto il mondo, ma anche di inclusione e socialità: per la prima volta nella storia delle Universiadi, infatti, si svolgeranno anche alcune competizioni paralimpiche nelle discipline del super-G, dello slalom gigante e dello sci di fondo.
Accanto al programma sportivo, Torino 2025 Fisu World University Games propone poi un ricco palinsesto di appuntamenti culturali suddiviso per l’occasione in cinque macroaree concettuali: i giovani, l’intelletto, la saggezza, il futuro e la speranza.
A quasi vent’anni dalle Olimpiadi invernali del 2006, Torino e le sue montagne tornano quindi protagoniste internazionali dello sport ad alta quota. E se la speranza è quella di rivivere le medesime emozioni, la garanzia di continuità viene assicurata dagli impianti di gara, la maggior parte dei quali erano stati realizzati proprio in occasione dello storico appuntamento olimpico.