A 70 anni dall’ascesa del K2
Il Museo Nazionale della Montagna di Torino celebra il settantesimo anniversario della spedizione italiana al K2 con una sezione espositiva permanente
Nell’anno del settantesimo anniversario della spedizione italiana al K2, il 29 marzo 2024 il Museo Nazionale della Montagna di Torino inaugura la nuova sezione dedicata all’impresa nazionale che affrontò una delle montagne più temute al mondo.
Il percorso espositivo consente di conoscere l’equipaggiamento utilizzato dagli alpinisti e comprendere le sfide affrontate nell’ascensione. Con i suoi 8.611 metri, il K2 è la seconda montagna più alta, ma la più ardua per difficoltà tecniche e pericolosità. La spedizione, forte di un’organizzazione di stampo militare, disponeva di prodotti d’avanguardia capaci di resistere alle condizioni estreme delle altissime quote, in un periodo che solo da pochi anni poteva vantare la presenza di attrezzature in nylon e di tessuti sintetici.
Patrocinato da Club Alpino Italiano, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto Geografico Militare e Stato italiano, e sviluppato con il sostegno della Regione Piemonte, della Città di Torino e della Camera di Commercio di Torino, il progetto include anche una selezione di beni di recente acquisizione, tra cui le attrezzature di Pino Gallotti e le diapositive di Ugo Angelino (entrambi alpinisti della squadra, guidata da Ardito Desio), che arricchiranno ulteriormente la narrazione dell’impresa. Inoltre, saranno esposti documenti del Fondo ufficiale della spedizione e dell’Archivio di Walter Bonatti, offrendo parallelamente una panoramica sul contesto storico e geopolitico dell’epoca.
di Francesca Corsini
Foto: Spedizione italiana al Karakorum – K2. I componenti della spedizione sul ghiacciaio Baltoro: in piedi da sinistra Ubaldo Rey, Ugo Angelino, Walter Bonatti, Ardito Desio, Lino Lacedelli, Ercih Abram, Gino Soldà, Achille Compagnoni, Cirillo Floreanini. Seduti: Sergio Viotto, Mario Fantin, Guido Pagani e Pino Gallotti, 4 agosto 1954. Foto di Autore non identificato. Diapositiva a colori su pellicola 35mm. Fondo Mario Fantin, Centro Documentazione Museo Nazionale della Montagna – CAI Torino.