5G: domande e risposte. Il dossier di ANFOV e UNCEM
Il Futuro passa anche dal 5G. E cosa ne sappiamo? Partiamo da quello che sappiamo e proviamo a scoprirne di più in un itinerario di 15 domande e risposte
Sappiamo ben poco di tutto quello che è “innovazione”, “digitale”, “connesso”. Pochissimo. Gli indici europei relativi
alla digitalizzazione collocano l’Italia in fondo alla lista. Un problema di Paese e dei paesi, dove il digital divide è una vera emergenza.
Al netto di qualche eccezione che conferma la regola, sappiamo poco sul piano tecnico e tecnologico. Purtroppo vale anche per Sindaci e Amministratori locali. Vale per tutti i livelli istituzionali. Non è un’accusa, anzi! Dobbiamo esserne pienamente consapevoli. Abbiamo responsabilità pubbliche e proprio per questo dobbiamo formarci.
Da tempo sui territori, Uncem e Anfov lavorano per far crescere nuova consapevolezza. Aumentare la forza e la determinazione del “capitale umano” che agisce sui territori.
Il Futuro passa – è bene saperlo – anche dal 5G. E cosa sappiamo del 5G? Facciamoci la domanda. Tra Sindaci, tra Consiglieri comunali. E non solo. Facciamola ai concittadini. Prendiamo dunque quello che sappiamo e proviamo ora a scoprirne di più. Lo facciamo in un itinerario di 15 domande e risposte, in questo dossier da tenere sulla scrivania. Da studiare.
Ci guida nel percorso uno dei massimi esperti in Italia e in Europa di reti, di 5G. È il prof. ing. Nicola Pasquino, docente all’Università di Napoli Federico II di misure elettriche ed elettroniche. Risposta dopo risposta, ci formiamo e mettiamo ordine, componiamo un mosaico di consapevolezza e di opportunità che riguardano tutti i territori, tutte le zone montane, le aree rurali, i borghi così come le città. Il 5G è una tecnologia dell’Italia che riparte.
E proprio per questo dobbiamo, vogliamo conoscerla.