Montagna italiana verso una nuova legge
UNCEM: proposte e necessità per usare bene fondi, lavorare efficacemente tra Comuni-Stato-Regioni, rafforzare intercomunalità e istituzioni democratiche
UNCEM: proposte e necessità per usare bene fondi, lavorare efficacemente tra Comuni-Stato-Regioni, rafforzare intercomunalità e istituzioni democratiche
«Il lavoro che potrà proseguire da oggi e nei prossimi mesi, con il Governo e il Parlamento, per una nuova legge nazionale sulla montagna è certamente importante e Uncem farà la sua parte. Già la legge 97/1994 e la legge sui piccoli Comuni 158/2017 aprono strade che possono essere rilanciate nella modernità. Il segno dei tempi impone azioni per una migliore fiscalità, differenziata e peculiare nei territori montani, per imprese e per gli Enti, per ridurre fragilità e rischio dissesto e sismico, ma anche per usare bene i fondi disponibili, 210 milioni di euro per il 2023. Uncem ha trasmesso oggi al Ministro Calderoli una serie di osservazioni e proposte relative al Fondo nazionale montagna, Fosmit. Una nuova legge nazionale montagna, unita a precise ed efficaci leggi regionali, con fondi ad hoc annuali, deve consentire anche anche di migliorare il lavoro tra Comuni di una stessa valle. L’intercomunalità in montagna deve riguardare aree geografiche omogenee, come è sempre stato con le Comunità montane, con progettualità comuni e riorganizzazione migliorativa dei servizi pubblici, scuole, trasporti, sanità, assistenza. In Parlamento vi sono depositate, da tutti i partiti e da tutti gli schieramenti, una quindicina di proposte che hanno al centro le aree montane del Paese. E oggi il Ministro Calderoli ha parlato di una iniziativa legislativa del Governo, che vede già il suo Ministero e il Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie al lavoro. Sono certo che Parlamento e Governo potranno lavorare efficacemente con Associazioni e Università per una legislazione migliore, per rafforzare le Istituzioni locali montane, per affrontare le sfide della digitalizzazione e del cambiamento climatico, superando sperequazioni e disuguaglianze. Stato, Regioni, Comuni sulla montagna sono unite e la sussidiarietà è un valore per la democrazia, più forte e più viva nelle Alpi e negli Appennini. La Montagna ci crede, con comunità che vogliono vincere, anche grazie a dispositivi normativi più moderni, lo spopolamento, la fragilità, l’abbandono sostituendoli con vivacità, dialogo, innovazione, sostenibilità, investimenti».
Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem