Settemila Sindaci a Roma con Poste che lancia “Polis”, piano sostenuto da Mattarella
Il progetto di Poste Italiane vuole favorire la coesione economica, sociale e territoriale del Paese e il superamento del digital divide nei piccoli centri.
Lunedi 30 gennaio a Roma, alla Nuvola dell’Eur, Poste Italiane presenta il progetto “Polis – Casa dei Servizi digitali” e per l’occasione ha invitato 7000 Sindaci da tutta Italia dei Comuni sotto i 15mila abitanti. Sono già centinaia i Comuni coinvolti nel progetto di ristrutturazione degli Uffici Postali per offrire i servizi della Pubblica Amministrazione e migliorarne l’accoglienza, trasformandoli in Sportello Unico digitale di prossimità attivo 24 ore su 24.
Il progetto di Poste Italiane vuole favorire la coesione economica, sociale e territoriale del Paese e il superamento del digital divide nei piccoli centri.
“È molto importante che Poste parta in questi giorni con il progetto Polis, come raccontato oggi sul Sole 24 Ore. Potenziare gli uffici per i piccoli Comuni è una priorità del Paese intero e grazie al PNRR si potranno avere nuovi importantissimi servizi alla collettività. Sinergia tra PA e tra Enti locali vuol dire dare servizi nuovi ai cittadini e sgravare di incombenze i municipi, che così possono concentrarsi, con il loro personale, su sviluppo locale, contrasto allo spopolamento, progetti comunitari e crowdfunding – afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem- Vedo in questo legame tra Poste e Stato, centrale e nelle Autonomie, un percorso di futuro virtuoso. Che di fatto abbiamo sancito nel 2018 e nel 2019 alla Nuvola di Roma con l’evento Sindaci d’Italia, attuando gli auspici del Presidente della Repubblica. E mettendo in atto, anche con Polis oggi, quanto c’è scritto nella legge 158 del 2017 sui piccoli Comuni con Poste”.
“Una azione di crescita – prosegue Bussone – a vantaggio dei territori, creando luoghi delle comunità ove ci sono uffici postali. È strategico e rappresentano un punto fermo nel percorso di futuro, nell’essere insieme luoghi dei flussi, con Poste, nel dare vita a spazi che non sono solo sportelli ove pagare conti correnti o ritirare un pacco, bensì devono diventare ritrovo della comunità viva, come i bar, vicino ai caffé e alle scuole. Senza uffici postali che diventano luoghi di comunità, senza bar vicino a quegli uffici polifunzionali e innovativi, nel futuro, i nostri paesi muoiono. Grazie a Matteo Del Fante e a Giuseppe Lasco, ad e condirettore di Poste Italiane, per aver dato il via a questo percorso da fare insieme, nel quale Uncem ci sarà con fiducia, concreto impegno e speranza”.