Prima di tutto i bambini
La Val Maira dice che i paesi non sono borghi o paesini, ma che le borgate con giusti investimenti possono essere rigenerate con “luoghi di comunità”.
La forza della Val Maira è straordinaria. Oltre ogni retorica è indubbiamente un modello. Che verrà raccontato anche a Papa Francesco nel messaggio che accompagnerà l’albero che verrà inviato tra qualche mese dalla valle destinazione Natale in Piazza San Pietro. Terres Monviso all’ombra del Cupolone. Oltre Tevere, la Montagna. Un racconto che da Roma al mondo, da Acceglio a Torino, da Stroppo ad Alba, dice a tutti – tra le altre cose – che i paesi sono vivi, che l’acqua più forza di gravità non si regalano perché sono beni comuni con un valore ecosistemico-ambientale da riconoscere e pagare (ed è “ecologia integrale”), che la Strategia Aree Interne è possibile per ripensare il modello organizzativo dei servizi e costruire sviluppo economico e sociale. Insieme, non distinte, le due cose. Servizi Nuovi, totalmente diversi dal passato. Diversi e Nuovi. Totalmente. A partire dalle scuole, che diventano luogo di formazione di nuovo Capitale umano che rigenera la valle, che ha bisogno – sin dai bambini – di spazi dove giocare e dove stare insieme, dove costruire rapporti. Rapporti. Gioco, condivisione.
La Val Maira dice che i paesi non sono borghi o paesini, ma che le borgate con giusti investimenti (pubblici e privati, fatti bene, senza eccedere, concreti, condivisi) possono essere rigenerate con “luoghi di comunità” per vivere “bene” e con precisi diritti di cittadinanza, stando nel pieno della digitalizzazione e investendo molte risorse per rispondere alla crisi ecologica ed energetica. Nel futuro con investimenti che superano facili slogan e semplicistiche rappresentazioni. Essere Green e Smart richiede un nuovo rapporto – in Val Maira e altrove – tra Comuni, comunità, imprese, associazioni. Ascoltare i tanti imprenditori, da parte degli Amministratori locali per avere “l’odore delle pecore” e guardare ancora al futuro. Non divisi, più uniti. Solo così si vince. Partendo dal “margine che si fa centro”, incrociare opportunità e investire senza perder tempo, unendo comunità vive a turisti moderni che arrivano da tutt’Europa e presto da Oltre Oceano grazie a nuovi pacchetti turistici in costruzione. Ma non c’è turismo senza bambini, imprenditori, bar, negozi, guide alpine, famiglie. Che qui restano tutto l’anno e qui scelgono di Essere. Perché ci sono asili, parco giochi, luoghi di vita e spazi per tutti. Adulti e bambini. Le famiglie e i bambini, la forza sulla quale puntare tutto.