Convertire le imprese al green
Accompagnare le imprese in una conversione green, favorendo l’adozione e lo sviluppo di modelli di produzione, di erogazione di servizi e di organizzazione del lavoro coerenti.
Accompagnare le imprese in una conversione green, favorendo l’adozione e lo sviluppo di modelli di produzione, di erogazione di servizi e di organizzazione del lavoro coerenti. È questo l’intento perseguito dalla Camera di commercio di Cuneo e dalla Communauté de communes du Guillestrois et du Queyras, partner del progetto transfrontaliero Terres Monviso – EcO, di cui è capofila il Parco del Monviso.
«Le azioni si possono raggruppare in due ambiti: filiere produttive e turistico- commerciale – commenta Mauro Gola, presidente della Camera di commercio di Cuneo -. Il primo ambito ha coinvolto 28 aziende nella provincia Granda, sviluppando tematiche come analisi del ciclo produttivo/distributivo, gestione dei rifiuti, risparmio energetico, trasporti verdi, riduzione dei pesticidi, controllo delle specie vegetali invasive, gestione delle risorse naturali, responsabilità sociale di impresa, per creare una Green Community delle filiere locali. Inoltre, una decina di aziende agricole del distretto frutticolo del Saluzzese ha seguito un processo di conversione con visite aziendali da parte di tecnici per valutare la gestione dei rifiuti agricoli e redigere i relativi audit, punto di partenza per individuare soluzioni personalizzate per incentivare la conversione green».
Sono state coinvolte aziende private che si occupano di smaltimento rifiuti, come la società Amambiente di Lagnasco, per individuare le tipologie di rifiuto destinate al recupero, le attività svolte sul rifiuto recuperato (come la rigenerazione degli oli esausti finalizzata alla produzione di basi lubrificanti) e le percentuali di recupero per ogni tipologia di rifiuto analizzato. Le 10 imprese frutticole che hanno partecipato al percorso di conversione stanno affrontando le procedure
per l’ottenimento/rinnovo della certificazione volontaria Global GAP, richiesta dagli operatori della grande distribuzione organizzata europea per offrire ai consumatori e al mercato prodotti di qualità, sicuri, sostenibili e con rintracciabilità documentata.
Nella Valle Grana, invece, la Rete InGRANA, ha attivato un servizio di consegna con restituzione degli imballaggi e vuoti a rendere per ridurre la produzione dei rifiuti e promuovere il riuso. Il gruppo di lavoro ha stimolato la partecipazione al concorso del Parco del Monviso e dal Parc naturel régional du Queyras «Trofei Mab Monviso Unesco». Due le tematiche dedicate alla sostenibilità dell’ambiente e alle buone pratiche durante gli incontri transfrontalieri. La prima sulle erbe officinali, aromatiche e fiori eduli, una ricerca per la biodiversità dell’ambiente; la seconda legata alla capacità di operare senza generare rifiuti.
Ulteriore iniziativa che valorizza il recupero di materiali locali in un’ottica di sostenibilità ambientale, in collaborazione con l’Ente Scuola Edile di Cuneo, è il corso di formazione «Muratore di valle» per il recupero delle borgate alpine nel rispetto dell’ambiente, della cultura e della storia del territorio.
Anche nel versante francese dieci aziende si sono impegnate in un percorso di conversione che prevede incontri di formazione e condivisione e progetti individuali. Si tratta di una Web agency, imprese edili, un birrificio artigianale, un costruttore ecologico, un designer tessile e una cooperativa di artigiani, coadiuvate nei prossimi mesi dai consulenti specializzati Air Coop e Sensé développement.
In area turistica, invece, gli interventi hanno interessato 34 aziende delle vallate di Terres Monviso proponendo percorsi di formazione in materia di marketing, lingue straniere e accompagnamenti per la creazione di itinerari tematici di benessere e relax, cicloturismo, avventura, trekking. «Grazie alla disponibilità degli operatori, abbiamo creato nuovi itinerari per valorizzare le opportunità turistiche del territorio» – conclude Gola –. «Dal contatto diretto con le comunità economiche locali è emersa la volontà di evidenziare la forte identità enogastronomica e la proposta outdoor come valore aggiunto per la crescita del sistema turistico locale».
di Elena Fassio